martedì 15 settembre 2009

IPOGLICEMIE NOTTURNE & DIABETE

Dal momento della diagnosi del DIABETE, uno dei timori che ho sempre avuto è stato non percepire le IPOGLICEMIE, ma soprattutto le IPOGLICEMIE NOTTURNE. Fenomeno che nell'ultimo periodo si stà verificando sporadicamente (causa miei errori di valutazione di correzzione d'iperglicemia o errori di conteggio carboidrati).
In relazione all'orario in cui ho un ipoglicemia notturna mi comporto in maniera differente, facendo attenzione all'insulina attiva. Se l'insulina attiva deriva solo all'insulina basale agisco interrompendo o dimenundo l'insulina basale, e ingerendo carboidrati a rapido assorbimento (regola dei 15 gr. di carboidrati); mentre se è composta anche dall'insulina di boli correttivi oltre ai due rimedi precedenti devo assumere anche carboidrati con un'assorbimento più lento (es. pane) .
Fino ad ora ho sempre percepito l'ipoglicemia notturna (almeno credo), anche se questa percezione non avviene immediatamente, infatti il sonno interrotto e l'istinto di girarmi dall'altra parte del letto e continuare a dormire vengono meno quando subentra il "fastidio" (leggero tremolio).
Appena mi siedo a bordo letto riesco a percepire meglio le "senzazioni" :
-tremolio
-gambe molli
-rumore dei battiti del cuore nella testa
In questi 14 anni ho imparato che l'importante è rimanere calmo e valutare per bene le forze, infatti se mi sento molto debole utilizzo la scorte che posiziono sul comodino, bevande zuccherate come succo di frutta o bevande gassate ( che hanno un quantitativo di cho almeno di10 gr su 100), altrimenti intervengo comodamente a tavola.
Dopo aver assunto i carboidrati necessari solitamente vengo assalito da una fame da svuotare il frigo, confesso che alcune volte non sono riuscito a resistere, conscio dei valori sballati che avrei ritrovato al mattino.
Comunque sia fino a che ho qualche dubbio sull'andamento della glicemia aspetto 15-20 minuti, prima di ricoricarmi, per vedere se i valori sono risaliti.

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