domenica 21 giugno 2009

L'arrivo del DIABETE . . .

Salve a tutti, sono Massimo un ragazzo sardo di 29 anni e sono diabetico dall’età di sedici.


In questo blog proverò a raccontarvi come affronto e come ho affrontato il DIABETE, che non ho mai visto come un “nemico”, forse perché il suo sviluppo mi ha portato alla perdita di quei chili che hanno reso la mia adolescenza goffa. Devo confidarvi che nonostante siano passati un po’ di anni da quell’estate in cui mi sono ammalato il ricordo è ancora fresco, ero un ragazzino alto meno di un metro e cinquanta ma con circa 60 kg addosso. Avevo iniziato a perdere peso, bere e dormire in maniera spropositata, ricordo che non avevo forze ma avevo solamente sonno incontrollabile.
Bevevo e Dormivo, Bevevo e Dormivo, Bevevo e Dormivo, cavolo una sensazione “oscena” veder finire una dopo l’altra le bottiglie d’acqua e non sentire nessun sollievo; secondo il mio medico di famiglia avevo solo bisogno di vitamine. VITAMINE ?#?#?# IDIOTA !!!
Mi viene la pelle d'oca pensare cosa sarebbe potuto succedere con l'assunzione di vitamine. Un'altro sintomo che sorse nei primi giorni del giugno del 1995 fù un drastico e progressivo calo della la vista. Iniziai a non riuscire a leggere le piccole scritte dei fumetti e dei libri (anche se al dire il vero nella mia vita ne ho letti ben pochi di libri), per passare a non vedere le immagini trasmesse in TV fino a non riuscire più a visualizzare le grandi insegne cartelloni pubblicitari. La cosa più impressionante èra non riuscire a distinguere il viso delle persone vicino a me, sapevo di chi si trattava solo ascoltando la voce ..... ORRIBILE !!
Passavo le giornate da un letto ad un altro, da quello di casa mia a quello di casa di mia nonna, a causa della mancanza di forze, insomma ovunque miportassero mi coricavo e chi si è visto si è visto. I miei provavano a farmi camminare portandomi in giro ma le gambe pesanti e la sete che si presentavano subito mi impedivano di fare delle cose naturali (a volte dovrei ricordarmi più spesso di queste sensazioni quando alcune volte sgarro col cibo). Questi sintomi ebbero il loro apice in una notte di metà luglio, a furia di bere iniziai a vomitare. la sete non passava e io continuavo a bere e quindi a vomitare a ciò si aggiunse un forte dolore acuto al quadricipite destro simile a un chiodo conficcato. Per fortuna la guardia medica prontamente chiamata dai miei si accorse subito che c’era qualche cosa che non andava e con un SEMPLICE e dico SEMPLICE controllo glicemico mi spedi di filato all'ospedale Brotzu di Cagliari, penso d’aver dormito un bel po’. Di quei momenti non vi saprei dare neanche informazioni aggiuntive, non avendo mai trattato l'argomento con i miei. Del risveglio ricordo la voce (dato che vedevo solo immagini sfuocate) di un’infermiera che mi disse “finalmente ci siamo svegliati”. . . .

5 commenti:

  1. forse conoscerai già questo magnifico libro:

    http://www.progettodiabete.org/indice_net1000.html?pubblicazioni/pub_01_24.html

    anche loro sono blogger della rete.

    ciao

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  2. Complimenti per il blog! E' importante condividere le proprie esperienze... Anch'io ho avuto qualche problema nella diagnosi del diabete, e poi della celiachia... Mah!
    Se vuoi visita il mio blog che scrivo sul diabete: http://www.sunt.it/diabete/
    Ciao, ed in bocca al lupo!

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  3. Ciao Simone, scusa se rispondo ora, putroppo tra diabete e celichia c'è un nesso genetico, mia sorella è celiaca e io diabetico.
    Fortunatamente gli alimenti per celiaci hanno fatto dei passi da gigante mostruosi :-)e sono presenti non solo in farmacia anche se sono caratterizzati da prezzi FOLLI 111

    Ciao e grazie dei complimenti

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  4. ciao mi chiamo Sara e anche io ho avuto un'esperienza molto simile alla tua. All'inizio iniziai a bere molta acqua e ad andare moltissime volte in bagno, avevo sempre sonno e mi sentivo debole. Un giorno però la situazione peggiorò e grazie al mio medico fui ricoverata. Ricordo che in ambulanza mi addormentai e mi risvegliai in ospedale. Purtroppo ero andata in coma. Per me accettare questa malattia a 18 anni non è stato assolutamente facile perché sei invidioso degli altri che non devono inniettarsi l'insulina. Sono passati solo 4 anni, sto superando un po' quella fase anche se il fatto di avere il diabete mi porta a sentirmi diversa dagli altri

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    1. Ciao Sara, scusa per la tardiva risposta ma solo ora sto riprendendo in mano il blog dopo averlo trascurato per troppo tempo, tu utilizzi le penne o il microinfusore ?

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