lunedì 27 luglio 2009

Cause delle IPOGLICEMIE e rimedi con MICROINFUSORE

Fin dal primo ricovero ho sempre avuto il timore del "coma ipoglimico", all'inizio avere l'ipoglicemia era come una festa, la possibilità di poter mangiare un DOLCE col passare del tempo lascia spazio alla PALLOSITA' di definire il quantitativo corretto di zuccheri da ingerire per ottenere delle glicemie corrette non era semplice.
Innanzi tutto l'ipoglicemia può dipendermi da molteplici fattori, tra cui :
  • ECCESSIVO QUANTITATIVO D'INSULINA ATTIVA IN CIRCOLO
  • QUANTITATIVO DI CARBOIDRATI ASSUNTI MINORE DEL PREVISTO
  • ATTIVITA' FISICA NON CORRETTAMENTE PREVISTA
definire le "cause" è fondamentale per capire come "rimediare" per arrivare a delle glicemie corrette nel "rimbalzo" verso l'IPERGLICEMIA.
In questo post tratterò la prima delle mie "cause" d'IPOGLICEMIA che mi ha ac
compagnato per questi 14 anni, " L'ECCESSIVO QUANTITATIVO D'INSULINA ATTIVA IN CIRCOLO ".
Questo fattore deriva prevalentemente da ERRORI di valutazione dell'INSULINA ATTIVA IN CIRCOLO che ho commesso, sia con le PENNE INSULINICHE sia con i PRIMI MODELLI DI MICROINFUSORE (fino al 2003) non avevo nessun supporto che mi desse un'idea di questo importante fattore e quando vedevo un'IPERGLICEMIA tendevo a correggere con un BOLO CORRETTIVO a prescindere dal momento in cui avevo fatto il BOLO PRANDIALE .
Quindi il sommarsi dell :
- INSULINA BASALE ( con il Microinfusore) o INSULINA LENTA ( con l'utilizzo delle PENNE)
- BOLI INSULINICI PRANDIALI
- BOLO INSULINICO CORRETTIVO
arrivavo indistintamente sia ad IPOGLICEMIA POST-PRANDIALE sia ad IPOGLICEMIA LONTANTO DA UN BOLO PRANDIALE.

La mia DIABETOLOGA mi ha fatto capire che nonostante la mia GLICATA fosse diminuita (quasi sotto i 7), non potevo essere soddisfatto in quanto questo risultato era ottenuto da BOTTE DI CORREZIONI a suon di BOLI CORRETTIVI, non avevo una stabilità glicemica quindi abbiamo deciso di
sfruttare il più possibile il MICROINFUSORE CON CALCOLO DEI CARBOIDRATI, che possiedeva l'importante funzione che consente di monitorare l'INSULINA ATTIVA.
Innanzi tutto si è cercato di RIDURRE LE IPOGLICEMIE POST-PRANDIALI mutando la tipologia di BOLO INSULINICO. Infatti mentre PRIMA effettuavo un bolo insulinico in un unica soluzione (nonostante fosse il dosaggio corretto per i carboidrati assunti) avevo una buona probabilità d'andare in IPOGLICEMIA, (l'unica soluzione poteva essere "giocare" sull'INSULINA BASALE, ma era abbastanza complesso definire il quantitativo corretto). ATTUALMENTE DILAZIONO IL BOLO in un arco temporale (solitamente 1 ora per i pasti normali, 3 ore e mezza per la PIZZA) sfruttando la funzione ONDA DOPPIA.
Ricapitolando quando parto con dei valori glicemici corretti prima dei pasti effettuo il 15-20% del totale del BOLO subito e il restante 85 80% del bolo nell'arco di tempo prescelto.
Inoltre sono riuscito a mutare il modo di correggere le IPOGLICEMIE oltre alla consuenta operazione di dimunzione temporaneamente dell'insulina basale, grazie alle nozioni di :
- DEFINIZIONE DELL'INSULINA ATTIVA
- REGOLA DEI 15 GRAMMI DEI CARBOIDRATI E CALCOLO DEI CARBOIDRATI PER CORREGGERE GRAVI IPOGLICEMIE

Il primo fattore è importante per s
tabilire il tipo di carboidrati che dovrò assumere (mi scuso se non uso gerghi medici, ma sono solo un diabetico e non un diabetologo), infatti alla FONDAMENTALE ASSUNZIONE DI CARBOIDRATI A RAPIDO ASSORBIMENTO (zuccheri e bevande zuccherate) capita di dover integrare CARBOIDRATI CON UN ASSORBIMENTO PIU' LENTO E DILAZIONATO (pane, cracker, biscotti). Mentre per quanto riguardo il quantitativo da assumere utilizzo la regola dei 15 grammi di carboidrati a rapido assorbimenteo (succhi di frutta , bevande zuccherate) per correggere le gravi ipoglicemie, conteggio dei carboidrati che mi è facilitato dalle fondamentali indicazioni presenti nell'etichette della bevande.



ps. un consiglio iniziate a leggere le etichette dei cibi e bevande
sono FONDAMENTALI...

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